da La flotta aerea
prefazione di Elio Pecora
(Quaderni di Barbablu, Siena, 1986)
1
non so cosa vi sia ora
dietro al romanico
se fungo o basalto eruttivo nero
se folgore cimata
ora che hanno - li ho visti - adunato erbe
e fiori rossi su per il fianco
dietro ai miei rifugi aerei
e le carlinghe inondate di chissā che
flotta di aerei forse qui dietro
dietro alle absidi
dopo una lunga guerra riottosa
una finta battaglia al largo
e ancora le tue labbra per coprire
il segreto
ora e qualcuno - l'ho visto - che ancora vaga
anche loro qui stelle
sussurri sulle coste sulle prode umidi
neri aerei
vi soffia un vento
nero tutto il romanico
ti dissi che c'era vento perché tanto vento?
ululava cara solo noi bianchi con gli occhiali tesi
e un gentile signore ci versava da bere
giunto dalla coda
7
ogni giorno a spiare la mia flotta
io col paltō cammello
qualcuno forse mi segue nella cinerina luce
nell'oscura residenza
gocciola erba verde ancora
strano di questa stagione
un rimando
mi chiedo cosa cresca dietro alle absidi ora
annuso i motori
ogni tanto un colpo, batte un portello
fugge un coniglio
mio nonno Elia graffia vetri stridendo
a gambe larghe sulla fusoliera
fa girare l'elica pensa che parta
muto sorride:
tu dici parte quasi quella lesena.
e siam di tute bianche
convenuti a guardare la flotta grigia
10
aspetto scruto
non so cosa aspettare
finisce di non piacermi questa pare
finita ventura
satura
l'ultima luce provoca fruscii di assestamento
il set si č disciolto
bevono nano ghiacciato
dopo qualche giro di manovella
introvabile il fotografo di scena
sto gelando in tuta sotto a una pioggia battente
cornacchie fanno il verso del ciack
meno male dico comincia
ma resto immobile a dipanarmi in tuta
lassų al mio posto
con la radio che gracchia e scruto giallo
le mani strette a qualcosa
12
dai salienti interrotti
la flotta da su pare un raggiro
uno scarto di ossa
qualche aereo si presenta invertebrato
lā dove buchi ingoiano il vento
altri: dinosauri.
Dino - mio cugino - sauro nell'ombra
molle sguinzaglia una mano sul davanti
si tocca seduto ride contento
alla fine facendo leva sull'alettone
dice: son come sparvieri.
crede.
guardinghi dal cannocchiale chiaramente vediamo
son grigi cimeli
13
volavamo a cuneo
tutti Aviamilano sf 250 superfalco
nessuna centina vibrava
andavamo come si va per mare
odorando volgendo gli occhi
passando rocce strapiombi forre falde bacini
declivi con didascaliche greggi
audace volo e musiche acconce che la radio
nel vento smarriva.
noi attenti nelle carlinghe
sui sedili
tu bianca passavi per cirri
rombavano gli Aviamilano
poi da chissā sbucarono i Savoia Marchetti sm sparviero
da tergo i caccia Macchi mb 326
da sotto - ricordi - come rombavano gli Aviamilano
e arpeggi virate picchiate risalite cantonate
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tra le fragole rosse (che erano rosse)
avanzi di fragole antichi sospetti
vengono finalmente per mano
nel luogo di Bologna
quelli che sono stati per una erta subito passione
travolti per campi
magistralmente intesi come nuziali
loro i due
lui fuma le Alfa
lei gioca con il rubino che le scende sul seno
(ti parlai del suo seno)
eccoli i miei cari che tocco palpo odoro osservo
a volte trangugio
in tuta bianca a balzelli
la mamma mi dice bel canarino
il babbo č nuvoloso d'Alfa
ah pasticcioni dico e li fotografo
(ritmo secchi rumori)
serti serti di fiori olā cineoperatore
gli sposi qui dal niente arrivati
e io e te a parlare di loro
a dire quando mai era avvenuto l'incontro
e cosa si aspettava ora
cosa avevan portato di nuovo
dalle tristi vegetazioni
ghiacciando io e te nel subway del tramonto
io e te ragguagli da guerra
mi segui in disuso
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nel buio del cine tutti a vedere
tua madre superstite ti chiama
gorgheggia due posti a sedere
Woody s'impaccia
rōsbif a cena mentre difilato passa la squadriglia
lisce le tue ciglia presenti languori
respiriamo nel cine attenti agli Aviamilano
mozzano il fiato
passano sopra vecchie ringhiere
coniugi che spiumano galline
vecchi coniugi insieme insieme
che cantano pigiano pedali
coniugi pelati sacramentati
tutto quello che ci hanno insegnato promesso:
pensavano a uno scoop.
noi per fortuna nella nostra ridente ręverie
gabriellamaleti.it
- il sito ufficiale Gabriella Maleti